La prima fase del progetto LOFAR
consiste nella creazione di una prima piccola baseline tramite la
realizzazione di un’area compatta di 2 Km di diametro denominata ‘The
Core’ e l’installazione di 32 stazioni remote. Ogni stazione remota
sarà costituita da 100 antenne per la parte bassa dello spettro di
LOFAR (30-80 MHz) e 100 per la parte alta (120-240 MHz). Inoltre
verranno installati 13 sensori geofonici di vibrazione a 3 assi, da 1
a 3 micro barometri (per la rilevazione di infrasuoni) e diversi
sistemi ausiliari (ad esempio per il monitoraggio del clima e per
misure di posizione e tempo col sistema GPS).
Complessivamente, per applicazioni
radioastronomiche, nel ‘core’ si avranno a disposizione 3200 antenne
per la parte bassa dello spettro e 3200 per la parte alta. Alcune
stazioni selezionate saranno dotate anche di ulteriori sensori per
applicazioni nel campo dell’agricoltura. Le stazioni remote avranno
un’area efficace rispettivamente di circa 1600 m2 a 30MHz e
di 260 m2 a 75MHz, per quanto riguarda le antenne a bassa
frequenza, mentre si avranno circa 1600 m2 a 120MHz e 600 m2
a 200MHz per le antenne ad alta frequenza.