Radiotelescopi di Medicina : LOFAR

English Version

HOME LOFAR 1.Introduzione

 

1. Introduzione

1. Introduzione

                                  Mappa dell'Europa e simboli stazioni LOFAR

2. Il Core
3. Caratteristiche tecniche
3.1 Il Sistema
3.2 Elaborazione dati
3.3 Parametri dei sensori
4. Lofar a Medicina
4.1 Estensione baseline
4.2 Kit Lofar
4.3 Superstation
5. Astronomia

LOFAR (LOw Frequency ARray, http://www.lofar.org) è un nuovo potente radio telescopio, attualmente in costruzione, progettato dall’istituto di radio astronomia olandese ASTRON. Il suo scopo è quello di operare in un range di frequenze molto basso ed ancora largamente inesplorato, tra 10 MHz e 240 MHz. Permetterà di osservare il cosmo nella sua fase iniziale di evoluzione, offrendo la possibilità di effettuare nuove sorprendenti scoperte. LOFAR sarà il primo di una serie di radio telescopi di nuova generazione costituito da un numero molto elevato di piccole ed economiche antenne. I concetti tecnologico-costruttivi su cui si basa LOFAR rappresentano un punto di rottura con il passato e si traducono in una consistente riduzione dei costi: ciò è stato reso possibile rinunciando alle tradizionali antenne paraboliche. Le antenne LOFAR saranno prive di parti meccaniche mobili, di conseguenza più affidabili e facili da costruire e mantenere.

Foto piccole antenne LOFAR

Fig. 1.1 : Antenne LOFAR

Il segnale ricevuto da queste piccole ed economiche antenne viene immediatamente digitalizzato ed inviato tramite nuovi collegamenti a larghissima banda ad un super computer (IBM BlueGene/L) in grado di sintetizzare immagini radio in tempo reale.

Il particolare disegno delle antenne, unitamente alle proprietà del concetto di array, consentirà d’avere field of view multipli, cioè la possibilità di poter puntare contemporaneamente più punti nel cielo: si sarà in grado di spostare il fascio di puntamento in pochi micro secondi. Inoltre, grazie alle tecniche di adaptive beamforming, sarà possibile sopprimere le interferenze radio, problema molto sentito a queste frequenze.

 

   
 

 

 

                                                                          Webmaster 

                                                                                                G. Bianchi