La protezione delle bande radio astronomiche


La ricezione delle onde radio provenienti dai corpi celesti è possibile grazie all’utilizzo di grandi antenne, dotate di ricevitori particolarmente sensibili, con le quali si osservano “porzioni” dello spettro elettromagnetico (radio e micro-onde) che sono state riservate alla ricerca radioastronomica: tali bande debbono essere mantenute prive di altre emissioni che, se presenti, “accecherebbero” il radiotelescopio (l'intensità di un segnale celeste è mediamente un milione di miliardi di volte più piccola di un segnale FM!!).

I problemi legati alla presenza di interferenze-radio si riscontrano maggiormente nelle bande più basse (UHF e SHF), poco separate dalle fortissime emissioni radiofoniche FM, televisive, telefoniche-cellulari, radar, ponti radio ecc.
Solitamente tali emissioni vengono generate con apparati trasmittenti di notevole potenza, mai privi di prodotti non essenziali (armoniche o spurie) che non di rado ricadono in una delle bande assegnate alla radioastronomia, compromettendone gravemente l’uso.
Ulteriori interferenze possono essere generate da apparati malfunzionanti o da Ponti Radio che purtroppo “sbordano” (o addirittura indebitamente trasmettono) in banda radioastronomica.

Presso la Stazione Radioastronomica di Medicina è operativo un centro per il controllo delle interferenze, dove quotidianamente viene verificato lo stato delle bande comprese tra 300 MHz e 2,5 GHz.